Sindia

Sindia è un paese sito in provincia di Nuoro, nella zona del Marghine- planargia. Il suo territorio è collinare, si trova a 510 mt. dal livello del mare dista circa 15 km. da Bosa marina, 10 km. da Macomer. Comprende la Riserva Naturale di S. Antonio che presenta una vasta area boschiva in cui sono stati scoperti esemplari arborei di importanza tale da essere considerati monumenti naturali. La riserva ospita diverse specie faunistiche protette. Il patrimonio archeologico di Sindia comprende diversi monumenti del periodo nuragico in buono stato di conservazione, si trovano quasi tutti fuori dall’abitato a parte il nuraghe “Gianbasile” che, caso unico in Sardegna, si trova quasi inglobato in un palazzotto ottocentesco vicino alla chiesa parrocchiale.

Di grande interesse è anche ciò che rimane dell’Abbazia di Santa Maria di Corte, fondata da monaci cistercensi nel 1149.
L’’Abbazia di Santa Maria di Corte, costruita quando era ancora in vita San Bernardo di Chiaravalle, è una delle più antiche chiese cistercens
i, non solo dell’’Italia ma di tutta l’Europa. È l’ultima abbazia costruita da San Bernardo, esattamente la 59°, ed è molto simile all’abbazia francese di Fontenay che è la più antica abbazia cistercense esistente.

Altro importante gioiello architettonico degno di considerazione è la chiesa di san Pietro, che fu verosimilmente la prima chiesa parrocchiale di Sindia, edificata da maestranze francesi in dimensioni ridotte e in un’unica navata,   gemella della chiesa di San Lorenzo di Silanus. Si trattava in origine delle chiese di pertinenza delle aziende agropastorali  dipendenti dall’ abbazia di Corte, definite con il termine francese di “grangie”.

Alla periferia nord-est del paese troviamo la chiesa di San Giorgio edificata in epoca medievale nel XVII secolo, nei pressi della quale, in antichità, sorgeva un antico cimitero.

La chiesa più vicina alla nostra azienda è la chiesa di San Demetrio, a soli 300 metri. Edificata nel 1668 per volontà di Gavino Pintor Serra, che all’’epoca era inquisitore sindiagenerale della Sardegna, fu creata utilizzando i resti delle rovine dell’abbazia di Corte, dalla quale venne prelevato il Rosone, ora posto nella facciata di San Demetrio. All’interno della chiesa si trova un prezioso retablo (altare) ligneo, datato 1668, ornato di quadri ad olio rappresentanti i quattro Padri della Chiesa Occidentale. Uno dei più grandi della Sardegna,   nonostante non sia particolarmente ricco d’oro, ogni sua parte viene messa in risalto grazie all’’utilizzo di tinte tenui che danno risalto agli ornamenti delle colonne, dei putti, delle cariatidi. Al centro dell’’altare si trova la statua di San Demetrio, considerata una delle più belle e interessanti del 600 in Sardegna, coperta di oro zecchino.